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In quest'opera del 1900, il grande autore spagnolo Benito Pérez Galdós testimonia la propria visione del nostro paese. Visita Roma, Verona, Venezia, Padova, Bologna, Firenze, Napoli e Pompei: particolarissima, di quest'ultima città, la visione dei cadaveri degli uomini e delle donne vittime dell'eruzione del Vesuvio. Una dopo l'altra, sfilano dinanzi al lettore le sue reazioni: a Roma è la creazione di Michelangelo a sedurlo, a Firenze è Dante, a Verona Giulietta. Un reportage letterario, pubblicato in Italia per la prima volta nella sua versione integrale, scritto al suo ritorno in Spagna: i luoghi, decantati nell'animo dell'autore e ritradotti nello stile epistolare, ci si presentano filtrati dalla sensibilità dello "spagnolo errante", come l'autore amava definirsi, che è stato paragonato a Dickens, Balzac e Flaubert, ed è considerato il più illustre autore di Spagna dopo Cervantes.